Con il termine usufrutto si intende quando una persona ha il diritto di godere di un bene di cui non è proprietario.
Facciamo un esempio
Il figlio è il reale proprietario di un’abitazione ma ne concede l’usufrutto al padre.
Il padre potrà utilizzare a pieno l’immobile, abitarci e perfino affittarlo per trarne un beneficio economico.
La proprietà (detta Nuda Proprietà) rimarrà del figlio, il quale tornerà nel completo possesso del suo bene al termine del periodo di usufrutto.
Le caratteristiche principali dell’usufrutto
La prima caratteristica fondamentale dell’usufrutto è che ha una durata stabilita.
Questo significa che i diritti di godimento del bene hanno effetto in un arco di tempo definito.
La seconda caratteristica è il divieto di modifica della destinazione.
Ad esempio per un immobile residenziale non è possibile da parte dell’usufruttuario utilizzarlo come attività commerciale.
Cosa succede al termine del periodo di usufrutto?
Chi possiede la nuda proprietà ritorna a disporre completamente del proprio bene, godendone anche dei frutti economici che esso potrà produrre.
Quanto dura un usufrutto?
La durata può essere stabilità tra le due parti, usufruttuario (nel nostro esempio il padre) e nudo proprietario (il figlio).
L’unica limitazione è data dalla durata della vita di chi usufruisce dell’usufrutto (il padre).
Il diritto all’usufrutto non può essere ceduto ai discendenti ma cessa alla morte di chi ne possiede il diritto.
In quali casi è possibile terminare un usufrutto?
1. Usufruttuario compra il bene e ne diventa proprietario
2. Usufruttuario rinuncia al suo diritto di usufrutto
3. Quando il bene non viene utilizzato per oltre vent’anni (prescrizione)
4. Mancato adempimento dei doveri da parte dell’usufruttuario (es. cambio di destinazione economica)
5. Distruzione del bene
Chi deve pagare le tasse per un immobile concesso in usufrutto?
Le spese comunali legate al possesso della casa, quindi IMU e TASI (Tassa servizi indivisibili), devono essere pagate da chi ne usufruisce quindi dall’usufruttuario.
La TARI (tassa sui rifiuti) deve essere corrisposta da chi vive effettivamente nell’immobile e quindi o l’usufruttuario o da chi ha preso in affitto l’immobile.
Tutte le spese straordinarie invece saranno a carico del proprietario dell’immobile.